Aumentano le liti con il Fisco: secondo il rapporto trimestrale sul contenzioso tributario pubblicato dal ministero dell’economia e delle finanze (Mef), e relativo al periodo che va da luglio a settembre 2022, i nuovi ricorsi alle corti di giustizia tributaria sono incrementati di quasi il 60%. L’aumento è rilevante soprattutto per il primo grado, dove il numero delle liti è quasi raddoppiato. Inoltre, diminuisce di quasi il 6% il volume delle liti definite. Positivo invece il bilancio sulla digitalizzazione, in decisa crescita nelle corti di giustizia tributaria.

È questo il quadro che si delinea nel primo periodo post emergenziale, di fatto un vero e proprio boom di nuove liti dopo la situazione molto contenuta che si era registrata durante la pandemia.

Liti con il Fisco: in numeri in dettaglio

Sono stati 39.792 i nuovi ricorsi pervenuti nei due gradi di giudizio della giustizia tributaria nel corso del terzo trimestre 2022. L’incremento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è pari al 59,16%, equivalente a 14.791 istanze in più.
Come anticipato, il vero e proprio boom si registra nel primo grado di giudizio. In sede di appello, infatti, i ricorsi sono addirittura diminuiti, rispetto allo stesso periodo del 2021, in quanto ne sono stati presentati, tra luglio e settembre 2022, un totale di 7.837, ossia il 10,99% in meno. Presso le corti di giustizia tributaria di primo grado, invece, i ricorsi presentati hanno raggiunto quota 31.995, con un aumento che arriva al 97,30% rispetto al terzo trimestre 2021.
Il boom di nuovi ricorsi in primo grado può essere spiegato, seco l’analisi del MEF che ha redatto il rapporto, con il venir meno della situazione emergenziale legata al Covid, che aveva inciso pesantemente sull’operatività delle corti, con il conseguente abbassamento delle liti negli anni scorsi. Ora che invece le restrizioni sono venute meno e l’emergenza sanitaria è sotto controllo, le attività di riscossione e di controllo dei tributo da parte dell’amministrazione finanziaria sono riprese a pieno ritmo, e con loro le liti.

Definizione delle cause: i numeri

Grazie all’utilizzo di strumenti telematici, il tempo medio di redazione e pubblicazione di una sentenza è risultato pari in media a 66,5 giorni, contro i 117,4 giorni medi impiegati invece per la redazione e il deposito dei provvedimenti definitori cartacei.

In generale, l’utilizzo del sistema digitale sta crescendo progressivamente nelle Commissioni di giustizia tributaria, considerando che mentre nel primo trimestre dell’anno la percentuale di utilizzo era del 71,5% e nel secondo trimestre del 79,4%.

Credits: 89Stocker/CanvaPro