Agenzia delle Entrate ha individuato nuove regole per gestire gli accessi a Fisconline/ Entratel, con lo scopo di evitare che i contribuenti condividano irregolarmente le loro credenziali di accesso con i soggetti ai quali intende consentire la visione dei suoi dati fiscali.

A tal scopo, il Fisco ha esteso alle cosiddette “persone di fiducia” l’accesso ai dati presenti nell’area riservata dei contribuenti. Il provvedimento n. 173217/2022 del 19 maggio 2022, con effetto dal 23 maggio 2022, infatti, individua diversi profili di soggetti che potranno ricevere la delega per l’accesso ai dati che si trovano nell’area riservata, prima accessibile solo attraverso le credenziali del contribuente oppure dell’intermediario delegato.

Si tratta di una soluzione che consente di rendere trasparente il processo, ma anche di responsabilizzare il soggetto delegato: vediamo le regole per il conferimento della delega.

Fisconline, le regole per il conferimento della delega

L’esame della modulistica messa a disposizione da Agenzia delle Entrate mostra che il delegante può essere solo una persona fisica: è quindi escluso che la delega possa essere conferita da organismi collettivi, come enti e associazioni, che dovranno continuare a rivolgersi agli intermediari.

La procedura istituita dal provvedimento sopracitato può essere utilizzata per conferire procura a:

  • i rappresentanti, tutori e amministratori di sostegno, nominati dall’autorità giudiziaria con lo scopo di operare a tutela o a sostegno di persone che si trovano nell’impossibilità – anche parziale o temporanea – di provvedere ai propri interessi, e i curatori speciali, nominati dall’autorità giudiziaria nei casi previsti dalla legge;
  • i rappresentanti e i genitori, che esercitano la responsabilità genitoriale nei confronti di persone minorenni;
  • le persone di fiducia.

I servizi accessibili tramite delega

Attraverso la delega fornita dal contribuente, le persone di cui sopra potranno accedere alle:

  • dichiarazioni, anche precompilate
  • funzioni di consultazione e ricerca
  • Cassetto fiscale, tranne che nella sezione in cui sono visibili le scelte “2, 5, 8 per mille
  • fatturazione elettronica
  • funzione di stampa dei modelli F24
  • ricevute dei pagamenti PagoPA
  • lista degli invii telematici effettuati
  • ricerca delle ricevute delle trasmissioni telematiche
  • richiesta di reinvio delle ricevute
  • documenti da prelevare
  • consultazioni ipo-catastali
  • Interrogazione del Registro delle Comunicazioni
  • istanze varie
  • richiesta il duplicato della Tessera Sanitaria o del tesserino di codice fiscale
  • comunicazioni, avvisi di regolarità e irregolarità e altre comunicazioni
  • contatti
  • servizi di utility e verifica
  • funzione di controllo del PIN
  • stato di richiesta del certificato
  • ripristino dell’Ambiente di autenticazione al servizio.

Quanto dura la delega

La delega è valida solo per l’anno solare nella quale è stata conferita; nel caso in cui il genitore abbia presentato in nome e per conto del figlio la dichiarazione dei redditi precompilata nell’anno precedente, l’accesso sarà consentito attraverso l’utilizzo dello specifico servizio web disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate, mentre se il figlio è ancora minorenne, l’accesso è autorizzato anche per l’anno corrente.

La modulistica, distinta in base alle tre categorie di soggetti sopra indicati, deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate, attraverso il servizio di on line “Consegna documenti e istanze”; in alternativa è possibile spedire i moduli tramite PEC, oppure consegnarli di persona presso un qualsiasi Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

Ogni contribuente può conferire la delega ad una sola persona, ed ogni persona può ricevere al massimo tre deleghe.

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Come funziona il processo di identificazione degli accessi

Il vecchio sistema che prevedeva l’accesso con nome utente e password sta sempre di più lasciando il posto ai criteri di identificazione digitale previsti dall’articolo 64 del C.A.D., ossia lo SPID (sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese), la CIE (carta di identità elettronica) e la CNS (carta Nazionale dei servizi). La procedura avviata da Agenzia delle Entrate per la delega a persone di fiducia prevede esclusivamente l’accesso con sistemi di identificazione digitale.

Lo SPID è un sistema di autenticazione che prevede l’intervento di un “intermediario” certificatore, il cosiddetto “gestore di identità”, del quale il privato si avvale per accedere al servizio. In Italia esistono numerosi identity provider e la procedura di accesso è molto semplice: tramite un’app installata sullo smartphone si riceve dal gestore un codice OTP, da inserire sul sito al quale si vuole accedere per essere autenticati.

L’accesso tramite CIE, ossia carta di Identità Elettronica, prevede la disponibilità – oltre che della carta in formato elettronico – di un computer, uno smartphone o entrambi.

L’accesso tramite CNS  – carta Nazionale dei servizi – infine avviene tramite un dispositivo fisco (smart card o chiavetta) che contiene un “certificato digitale” di autenticazione personale.

L’identificazione richiede quindi l’intervento di strumenti digitali che possano offrire la possibilità di identificazione certa, ovvero contengano informazioni digitali il cui possesso è prova di identità certa.

Le nuove regole stabilite da Agenzia delle Entrate saranno sicuramente di grande aiuto per le persone anziane e disabili e, più in generale, per coloro che potrebbero avere difficoltà ad accedere ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Se da una parte, infatti, la digitalizzazione offre garanzie di velocità e sicurezza, dall’altra non si può ignorare come non tutti i cittadini possano considerarsi versatili nell’utilizzo degli strumenti informatici.

Credits: depositedhar/DepositPhoto