Il Dl Aprile proroga per altri due mesi il bonus per gli autonomi, elevando l’importo erogato dagli attuali 600 euro a 800 euro. Per il mese di aprile la platea dei beneficiari sarà sostanzialmente confermata in modo automatico, mentre per maggio il Governo sta valutando l’introduzione di un meccanismo selettivo, che prenda in considerazione una soglia di reddito massimo oppure i codici Ateco delle attività produttive escluse dalla riapertura. L’introduzione di tale meccanismo selettivo ha probabilmente una ragione economica: se ad aprile le risorse stanziate ammontano a 4 miliardi, a maggio di ridurranno a 3 miliardi di euro.

Bonus 800 euro: la platea dei beneficiari

Secondo quanto riportato da Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, ad oggi sono state accolte 3,5 milioni di domande su un totale di 4,4 milioni. Dal 14 al 20 aprile l’Inps ha pagato 2,7 milioni, per una spesa totale di 1,6 miliardi. Analizzando nel dettaglio la platea di coloro che hanno beneficiato del bonus, emerge che la quota più sostanziosa è quella degli lavoratori autonomi (68,6%), seguita dai dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura (16%), le partite Iva e i Cococo (10,6%), gli stagionali del turismo (4,1%) e infine i lavoratori dello spettacolo (0,7%).

L’età media dei beneficiari è di 46 anni, mentre il segmento più numeroso è quello che va dai 45 ai 54 anni (pari al 32,8%). I giovani con meno di 25 anni sono appena il 2,9%, mentre gli over 65 arrivano al 2,1%. Tra i giovani, i più presenti sono gli addetti al turismo, mentre tra gli anziani la maggior parte dei beneficiari sono autonomi. Per quanto riguarda il genere, invece, quasi due terzi dei beneficiari sono uomini, mentre le donne rappresentano la metà delle partite Iva/Cococo e degli stagionali del turismo.

Infine, le regioni maggiormente coinvolte nel flusso dei pagamenti sono Lombardia, Puglia e Sicilia, con un terzo dei sussidi, seguite da Emilia Romagna, Campania e Veneto.

Il reddito di emergenza

Tra le varie misure previste nel Dl Aprile c’è anche l’introduzione del reddito di emergenza, che potrebbe essere finanziato con circa 1 miliardo ed essere destinato a un milione di nuclei familiari per due mesi. La misura allo studio probabilmente prevedrà l’introduzione di due soglie di reddito, volte ad escludere chi già beneficia del reddito di cittadinanza e i ceti medi: è probabile che i beneficiari dovranno avere un Isee compreso tra 6mila e 15mila euro per un single, valore che poi sarà rapportato agli altri componenti del nucleo familiare con una scala di equivalenza.

I beneficiari riceveranno 500 euro al mese per due mesi, ma è probabile che i pagamenti slitteranno a giugno e luglio, dal momento che si tratta di un nuovo istituto. In questo modo comunque, sottolinea Marco Leonardi, consigliere del ministro dell’economia, “il Rem potrebbe servire anche a dare un sostegno a chi è in difficoltà nella stagione estiva“.

Gli ammortizzatori sociali

Una parte davvero consistente delle risorse continuerà ad essere destinata agli ammortizzatori sociali: 15 miliardi saranno stanziati per prolungare fino a 9 settimane la cassa integrazione, per il fondo di integrazione salariale e i fondi di solidarietà. Sarà quindi possibile fare una prima richiesta, per massimo 5 settimane, per ottenere l’autorizzazione dall’Inps, e successivamente farne una seconda per ulteriori 4 settimane. Il trattamento di cassa integrazione ordinaria e in deroga potrà essere anticipato non solo dalle banche dell’Abi, ma anche da Poste Italiane.

Circa 800 milioni saranno infine destinati alla proroga della Naspi per due mesi, per coloro che hanno il sussidio di disoccupazione in scadenza, e 600 milioni sono invece destinati al pagamento di un indennizzo tra i 200 e i 400 euro a colf e badanti, che dovranno certificare come la loro attività abbia subito un calo a causa dell’emergenza Coronavirus.

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