Il trend non accenna a fermarsi: le liti tributarie pendenti registrano un costante calo che dal 2012 continua fino ad oggi. È quanto si evince dal comunicato stampa pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle finanze lo scorso 20 settembre. Nel comunicato infatti il Ministero offre un riepilogo dei dati relativi all’andamento del contenzioso tributario, secondo le analisi al 30 giugno scorso.

Il MEF registra un calo del 7,54% delle liti tributarie pendenti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In particolare, confrontando i dati di aprile/giugno 2017 con quelli registrati a aprile/giugno 2018, si nota un incremento lieve, dello 0,16%, delle controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio, mentre le controversie definite si sono ridotte del 6,5%, per un totale di 65.835.

Prova gratis iContenzioso
Liti tributarie pendenti: primo e secondo grado di giudizio

Le controversie presentate presso le Commissioni tributarie provinciali sono aumentare del 4,85% rispetto allo scorso anno, mentre i ricorsi definiti sono in calo, con una diminuzione del 10,26%.

Per quanto riguarda invece il secondo grado di giudizio, e quindi gli appelli pervenuti alle Commissioni tributarie regionali, si registra una diminuzione dell’11,97%. Crescono invece le definizioni, con un aumento del 6,36%.

Per quanto riguarda poi le modalità di trasmissione degli atti processuali, il Ministero sottolinea come il 46% sia pervenuto con modalità telematiche.

Prova gratis iContenzioso
Liti fiscali: l’esito dei giudizi

Sia nel primo grado che nel secondo grado di giudizio la maggior parte delle liti tributarie si conclude con esito favorevole all’Ente impositore.

Nel dettaglio, le liti tributarie di primo grado si concludono con:

  • il 46% dei giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore
  • il 31% dei giudizi completamente favorevoli al contribuente
  • il 12% dei giudizi intermedi.

Nel secondo grado di giudizio, invece, si riscontrano:

  • sempre il 46% dei giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore
  • il 37% dei giudizi completamente favorevoli al contribuente
  • l’8% dei giudizi intermedi.