L’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19 ha avuto pesanti ripercussioni sulle entrate tributarie: il gettito fiscale nei primi sei mesi dell’anno registrano un decremento del 7%, pari a 186,3 miliardi di euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il ministro dell’Economia, commentando i dati, ha spiegato come la variazione negativa sia dovuta sia al peggioramento congiunturale che alle misure messe in atto dal Governo per affrontare l’emergenza sanitaria: “la sensibile diminuzione di gettito, riscontrata già nei mesi precedenti è stata determinata dagli effetti del decreto legge 23 dell’8 aprile 2020 che ha disposto il rinvio dei versamenti tributari e contributivi per i soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione, fiscalmente domiciliati nel territorio dello Stato“.

Vediamo nel dettagli gli effetti del Covid 19 sulle entrate tributarie.

Gettito Iva in crollo

Approfondendo di dati del Mef vediamo come il calo delle imposte indirette, che registrano una diminuzione del 20% e si attestano a 77,862 miliardi, sia riconducibile soprattutto al calo dell’Iva, che registra una flessione del 19,2%, pari a 11,387 milardi di euro. La flessione si registra principalmente sulla componente scambi interni, con un calo del 18,3% dovuto al rinvio dei versamenti Iva in seguito a quanto disposto dal decreto Cura Italia.

Anche l’Iva sulle importazioni tuttavia registra un importante calo, pari al 25,8%, equivalente a 1,772 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le altre imposte indirette, si registra invece un incremento delle entrate tributarie sulle assicurazioni, con una crescita del 10,2% pari a 44 milioni di euro, e sull’imposta di bollo, con un aumento dell’8,3% equivalente a 268 milioni di euro. L’imposta di registro invece fa registrare una flessione di 658 milioni di euro.

Stop delle attività di accertamento e controllo

Il forte calo delle entrate tributarie è dovuto anche alla sospensione delle attività di accertamento e controllo, che si sono attestate a 4,127 miliardi, di cui:

  • 1,894 miliardi di euro dalle imposte dirette, in calo del 24,4% (611 milioni di euro)
  • 2,233 miliardi di euro dalle imposte indirette, in calo del 10% (247 milioni di euro).
La flessione è dovuta principalmente alle disposizioni anti-Covid contenute nel decreto Cura Italia, che ha sospeso i termini di versamento delle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione dall’8 marzo 2020 al 31 maggio 2020, sospensione poi prorogata al 31 agosto.

Entrate tributarie in ripresa a giugno

Nel mese di giugno le entrate tributarie registrano una variazione in positivo del 3,7%, pari a 1,317 miliardi, dovuta soprattutto all’aumento delle imposte dirette (+4,974 miliardi di euro, +25,7%). Le imposte indirette continuano invece a registrare una flessione significativa (-3,657 miliardi di euro, -23%), specie per quanto riguarda l’Iva sugli scambi interni.

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