Una riforma della giustizia tributaria è sempre più impellente, come dimostra l’istituzione di una nuova Commissione interministeriale, che avrà lo scopo di formulare e analizzare proposte di intervento che possano ridurre sia il contenzioso in arretrato che la durata dei processi.

La nascita dalla Commissione è stata annunciata in un comunicato diffuso il 12 aprile 2021 dai due Ministeri di riferimento, quello dell’Economia e delle Finanze e quello della Giustizia. I due Ministri, Daniele Franco e Marta Cartabia, hanno firmato il decreto che costituisce il nuovo organismo e che lavorerà per accelerare i tempi della giustizia tributaria.

Il contenzioso tributario, infatti conta solo in Cassazione 50.000 ricorsi pendenti (le stime sono di fine 2020), con una percentuale di riforma delle decisioni di appello pari al 45%. Nel comunicato numero 72 del 12 aprile 2021 si legge che cause tributarie sono tra le principali componenti dell’arretrato accumulato dinanzi alla Suprema Corte.

Ed è proprio su questo problema, ossia quello dell’enorme mole di lavoro in stand by, che la nuova Commissione interministeriale sulla giustizia tributaria dovrà lavorare, suggerendo rapide soluzioni di modifica dell’ordinamento processuale.

La Commissione sarà composta da 16 componenti e sarà presieduta da Giacinto della Cananea, insegnanti di diritto amministrativo presso l’Università Bocconi di Milano e componente del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria.

Entro il 30 giugno 2021 la nuova Commissione dovrà presentare ai due ministeri che l’hanno istituita, il MEF e il Ministero della Giustizia, una relazione che presenti l’esito dei lavori svolti nel suo primo periodo di lavoro, oltre alle indicazioni delle proposte di intervento individuate.

L’istituzione della Commissione interministeriale rientra quindi nell’ambito della riforma strutturale della giustizia tributaria che, come si legge nel comunicato diffuso sul sito istituzionale del MEF, “rientra tra le priorità d’azione indicate dal Governo ed è coerente con le indicazioni dell’Unione europea“.