Il decreto Ristori 5, battezzato “Decreto Salva Imprese“, tra le diverse novità introduce un bonus partite Iva 2021, ossia un sostegno di 1.000 euro per autonomi e professionisti in possesso dei requisiti fissati dal decreto.

Nel dettaglio, il nuovo bonus partite Iva 2021 spetterà ai lavoratori autonomi e alle partite Iva da almeno 3 anni, con un reddito inferiore a 50.000 euro e che nel 2020 abbiano registrato, a causa della pandemia da Covid-19 e le conseguenti restrizioni, un calo del fatturato di almeno il 33%. Gli aventi diritto potranno beneficiare del bonus 1000 euro per il 2021 a condizione di aver versato tutti i contributi Inps dovuti prima dell’emergenza.

Il provvedimento è stato annunciato dal viceministro Castelli in un lungo post Facebook, dove si legge di “un pacchetto Salva Imprese. Norme che intervengano, anche attraverso l’ampliamento delle possibilità di accesso ai “piani di risanamento” e alle “procedure concorsuali”, per favorire il risanamento delle imprese e la tutela del creditore. O ancora, da una riforma complessiva del Fisco, che semplifichi il rapporto tra lo Stato, i cittadini e le imprese, e porti ad un abbassamento della pressione fiscale, proseguendo su quella strada che già abbiamo intrapreso. Far ripartire il lavoro, e le imprese, vuol dire far ripartire il Paese.

Per questo il 2021 sarà un anno dedicato, in larga parte, alle imprese, al lavoro e agli autonomi. Proprio per gli autonomi, iscritti alla gestione separata INPS, con questa Legge di Bilancio, abbiamo introdotto l’Iscro, un nuovo ammortizzatore sociale. Stiamo, infatti, riconoscendo loro gli stessi diritti dei dipendenti. Mai prima d’ora, in Italia, a 4 milioni di partite Iva, era stato garantito un supporto in caso di calo del reddito, o si era intervenuti per sostenerle garantendo l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali. Deve essere l’anno della rinascita, per un tessuto produttivo che, in larga parte è fatto proprio di piccola e media impresa, e che, grazie al nostro artigianato e al Made in Italy, ha fatto grande il nostro Paese.

Le altre novità del decreto Ristori 5

Come si evince anche dalle parole del viceministro, nel decreto Ristori 5 ci saranno anche nuovi contributi a fondo perduto per imprese, società e attività che hanno dovuto chiudere o limitare fortemente il proprio lavoro. Sono previsti quindi 1,5 miliardi di aiuti a sostegno di coloro che hanno registrato importanti perdite di fatturato a causa del Covid-19.

Altra novità importante è relativa alla pace fiscale 2021. Sempre il viceministro all’Economia Castelli ha annunciato che nel 2021 ci sarà un nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali e una nuova rottamazione: “per dare respiro ai contribuenti saranno rottamate le cartelle dal 2016 al 2019. Questa misura è rivolta ai contribuenti che si trovano in difficoltà ed hanno delle posizioni aperte con il fisco, determinate da delle morosità incolpevoli“.

Infine è previsto il rinvio delle cartelle esattoriali per chi è in difficoltà e sconti per chi invece potrà pagare.

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