Si uniscono anche gli avvocati allo sciopero dei commercialisti contro gli Isa, conosciuti come Indici Sintetici di Affidabilità fiscale. Il caso è sempre più complesso e sta scatenando sempre di più il dibattito politico: da un lato ci sono alcuni parlamentari che raccolgono le proteste dei professionisti, finora rimaste inascoltate, mentre dall’altro il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha posto il caso Isa sotto osservazione.

La situazione, tuttavia, è molto difficile e il tempo non gioca a favore delle richieste dei professionisti: a pochi giorni dall’uscita della nota di aggiornamento del Def, infatti, le entrate previste dall’applicazione degli Isa risultano troppo preziose per le casse statali, vista la difficoltà nel far quadrare i conti.

Avvocati, la protesta contro gli Isa

Il Consiglio nazionale forense ha quindi approvato una delibera per richiedere un anno di rinvio nell’applicazione degli Isa, che nascono prima di tutto come strumento di compliance. Il rinvio, si legge nella delibera, è giustificato dall’attesa “di una correzione che, coinvolgendo le categorie professionali a partire dalla avvocatura, possa perseguire quella leale collaborazione posta a base dello Statuto del contribuente“.

L’Organismo congressuale forense ha quindi proclamato, a causa dell’aggravarsi delle criticità relative agli Isa, uno sciopero in commissione tributaria nella settimana dal 1 al 7 ottobre. Lo sciopero si sovrappone in parte a quello addetto dai commercialisti, che, oltre al mancato pagamento del proprio F24 nei giorni del 30 settembre e del 1 ottobre, prevedono un’astensione dall’attività in commissione tributaria fino al 7 ottobre.

I commercialisti, all’interno di un dibattito che ha coinvolto tutta la categoria, chiedono la disapplicazione, o perlomeno la disapplicazione facoltativa, degli Isa, come unica soluzione percorribile per contrastare l’incertezza che ancora permane a pochi giorni dalla scadenza per il pagamento delle imposte.

Oltre alla disapplicazione degli Isa, le nove sigle sindacali dei commercialisti che hanno proclamato lo sciopero (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec, Unico) , chiedono il rispetto dello Statuto del contribuente, nonché il coinvolgimento della categoria nella stesura delle norme che la riguardano direttamente.

Photo credits: AndreyPopov/DepositPhoto